Palazzo De Ferrera (o D'Albis e De Arcayne)
Nel centro storico di Alghero, il Palazzo De Ferrera (conosciuto negli anni anche come Palazzo D’Albis e Palazzo De Arcayne) si affaccia nell'odierna piazza civica a ridosso del porto. Costruito nel XV secolo, rappresenta un raro esempio di architettura civile gotica con monofore e bifore e con portale in conci di arenaria locale. La facciata risponde alla tipologia del "palau" aragonese quattrocentesco, si sviluppa orizzontalmente in forme nitide e lineari, realizzata in conci di arenaria perfettamente squadrati. Appartenne in origine alla famiglia dei De Ferrera, ricchi mercanti catalani. Pedro De Ferrera, marchese di Bonvehì, potente feudatario, sconfisse nel 1436 Nicolò Doria collaborando finanziariamente alla conquista della roccaforte Monteleone. Passato dalla famiglia De Ferrera alla famiglia Manca Guiso, marchesi D'Albis (da cui il nome Casa D'Albis), nel XIX secolo divenne proprietà del conte Maramaldo, poi dei De Arcayne. L'edificio, che fu sede stabile del governatore militare della città, ha subito in questi ultimi anni un'opinabile ristrutturazione interna. Dal 1960 è convertita in un condominio. Nell'ottobre del 1541 ospitò l'imperatore Carlo V. Il sovrano, che aveva fatto scalo nella piazzaforte con 40 galere, durante la spedizione contro Algeri, in quell'occasione concesse il cavalierato a tre illustri cittadini algheresi che si erano uniti nell'impresa. Se non risponde al vero che l'imperatore abbia pronunziato rivolto alla piazza la fatidica frase "estode todos caballeros", è al contrario documentato che, dopo aver visitato dall'esterno la roccaforte, osservando la maestosa torre de l'Esperó Reial, esclamò "bonita por mi fé y bien asentada".