Il territorio

Alghero: la storia medievale

Una colonia genovese

L'Alghero che conosciamo oggi venne fondata dalla nobile famiglia genovese dei Doria, che ottennero dal giudice di Torres, il monarca che governava quella parte di Sardegna, il permesso di fondare un borgo su un tratto deserto di costa, ma dalla posizione strategica. Alghero vide la luce in una decina di anni, dal 1102 al 1112 e rimase per due secoli sotto il controllo della repubblica marinara di Genova.

La peste e la guerra per Alghero

Dopo che, nel 1347, la terribile peste nera infuriò nell'intera Sardegna, i discendenti dei Doria cedettero i loro diritti su Alghero, alcuni di loro li vendettero a Pietro d'Aragona, che stava costituendo il Regno di Sardegna, altri alla repubblica marinara di Genova. Ciò portò a una guerra tra Aragonesi e Genovesi (1353-1354) terminata con la vittoria degli spagnoli che sostituirono la popolazione ostile deportando schiavi dalle Baleari e dalla Penisola Iberica e allettando nuovi coloni.

Un dialetto catalano

Gran parte della popolazione algherese aveva dunque origini spagnole e fu a causa di ciò che il dialetto ancora oggi parlato nella cittadina è una varietà di catalano, mentre il dominio degli spagnoli, nonostante i diversi tentativi di conquista operati dai giudici di Arborea, continuò fino al 1720 quando l'intera isola passò ai Savoia.

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