Il territorio
L'Alghero che conosciamo oggi venne fondata dalla nobile famiglia genovese dei Doria, che ottennero dal giudice di Torres, il monarca che governava quella parte di Sardegna, il permesso di fondare un borgo su un tratto deserto di costa, ma dalla posizione strategica
L'area di Alghero è stata abitata fin dalla preistoria e, a testimoniarlo, ci sono i numerosi reperti ritrovati in una grotta sommersa di Capo Caccia. Si tratta di vasi in ceramica risalenti al VI e V millennio a.C., periodo nel quale sul territorio erano presenti popolazioni della cosiddetta cultura di Bonu Ighinu.
Sono numerosi gli edifici religiosi algheresi che presentano caratteristiche architettoniche interessanti e al primo posto non poteva che esserci la cattedrale, eretta nel Cinquecento, ma che allo stile gotico unisce anche il neoclassico ottocentesco e il cui campanile ottagonale è il simbolo della città.
L'isola Foradada, in provincia di Alghero, deve la sua particolare denominazione alla morfologia del grande scoglio bianco in calcare dal quale è costituita, che presenta una sorta di foro da parte a parte.
Aironi, fenicotteri, germani e cormorani: la laguna del Calik unimportante sito di sosta e nidificazione per l'avifauna
Lo sviluppo di biomassa, favorito dall'insolazione e dall'elevata temperatura delle acque, può portare anche ad anossia
Vicino alla laguna del Calik è forte la concentrazione di piante alofite, capaci cioè di trattenere i sali nelle cellule radicali
Elementi medievali e inconsueta collocazione in prossimità del mare fanno di questo castello signorile un'attrazione unica
Vicino alla laguna del Calik è forte la concentrazione di piante alofite, capaci cioè di trattenere i sali nelle cellule radicali
Lo sviluppo di biomassa, favorito dall'insolazione e dall'elevata temperatura delle acque, può portare anche ad anossia